Una storia millenaria.
Tra Storia e Leggenda si perdono le radici della famiglia Socci che, viene menzionata a Lamole già verso l’anno 1071.
L’inizio di un percorso millenario che trova la sua presenza certificata nella Lega Val di Greve in cui nel 1612, 1643 e 1655 Adamo, Santi e Maffeo Socci furono gonfalonieri.
La Fattoria di Lamole.
Dagli inizi ai giorni nostri.
Giovanni Socci
(Lamole 1834 – Lamole 1926)
parte da Lamole e si stabilisce a Siena per esercitarvi la professione di notaio.
Ma non dimentica mai le sue radici, ne tantomeno il luogo in cui è cresciuto.
Fu così che, grazie ai proventi dello studio notarile, egli fu in grado di acquisire e organizzare una proprietà simile a quella della familiare di origine.
Il figlio di Giovanni, Carlo Socci
(Siena 1882 – Lamole 1952)
anch’egli notaio, ritorna a Lamole e si dedica - tramandando la passione paterna - alla ricostruzione dei vigneti distrutti dall’invasione della fillossera, vera e propria “peste nera” per la viticoltura europea.
In questo difficile compito fu aiutato con passione e competenza da Livio Piccini a cui oggi, in ricordo, è dedicata una delle etichette più prestigiose della Fattoria di Lamole: “Le Viti di Livio”.
Consorzio Chianti Classico
Nel 1924 Carlo è uno dei fondatori del Consorzio del Chianti Classico.
Giorgio Socci
(Lamole 1919 - Firenze 1969)
Giorgio, il figlio di Carlo, gestisce il passaggio dell'azienda dalla conduzione mezzadrile a quella diretta. Nel 1955 il Ministero dell'Agricoltura, riconosce la Fattoria di Lamole come prima fra le grandi aziende produttrici della Toscana.
Paolo Socci
(Lamole 1947 – a conduzione dell'azienda dal 1970)
Dal 2003, il figlio di Giorgio, Paolo Socci - storica figura di riferimento tra i viticoltori del Chianti Classico della zona di Greve e dintorni - ha iniziato un complesso piano di recupero dei vigneti storici e degli antichi fabbricati dell’azienda, traducendo un lavoro familiare plurisecolare in vini di assoluta eccellenza e ricercatezza, in perfetta sinergia con la vocazione del luogo.